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A PROPOSITO DI ZORHAN MAMDANI. NOTE A MARGINE

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  di Rino Malinconico     1) Era ampiamente prevedibile che le reazioni dell'establishment alla elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York fossero di sconcerto, rabbia e persino paura. Non lo avrebbero mai creduto che ci sarebbe stato un sindaco del genere proprio lì, in una delle più grandi città del mondo, anzi nella città più saldamente collocata al centro del mondo. Un sindaco che parla con estrema naturalezza (magari un po’ troppo genericamente, ma comunque ne parla) di uguaglianza sostanziale e non solo formale tra i cittadini, che dichiara di volere ampliare i diritti sociali, dall'abitare alla sanità all'istruzione ai trasporti, che propone esplicitamente una politica redistributiva della ricchezza e di sostegno ai salari, e che, in aggiunta, si contrappone al nazionalismo trumpiano e alle logiche di guerra. Ebbene, un sindaco di tal fatta non poteva che essere percepito come autentica provocazione dall'establishment liberista e nazionalista dei Paesi ...